il giardino rurale: la zona degli attrezzi.

I giardini che amo di più sono quelli dall’aspetto rurale. Ecco i miei consigli per decorare la zona degli attrezzi:

Utilizza collezioni di oggetti di zinco. Noi li acquistiamo nei mercatini dell’antiquariato di zona. Quelli ancora buoni li lasciamo al loro uso mentre quelli più vecchi inutilizzabili perché forati vengono venduti a prezzi più bassi e sono ideali per accogliere piante (grazie al foro l’acqua non ristagna) .

Anche i tavoli più vecchi trovano il loro ruolo nel giardino . io li uso come piano di appoggio per Invasare le piante. Di solito sostengono pile di terracotta che amo usare per dare varietà e aggiungere calore al tutto

Crea composizioni utilizzando piante di varie altezze e colore per dare un effetto più disordinato, spontaneo, non troppo composto.

Decora anche gli angoli un pò nascosti. per fare effetto giardino segreto

Riusa reinventa. Qui le aromatiche erano nella nostra vasca di ghisa.

Lascio a vista le forbici per poter essere ispirata a cogliere i fiori più belli per le composizioni di casa

Tieni ben in mostra gli attrezzi da lavoro più rustici.


La zona di Impruneta è nota per la grande e antica tradizione nella produzione di terracotte, il cotto imprunetino è diventato un elemento caratterizzante e distintivo dell’architettura e del paesaggio toscano. Basti pensare alle tegole della cupola di Santa Maria del fiore del Brunelleschi o al cotto utilizzato nelle ville medicee a partire dal periodo rinascimentale. Vasi, vasche, sculture, colonne, trofei, stemmi, insegne, spiccano in ogni arredo di ville, cortili, loggiati ma è anche nei tabernacoli cari al culto popolare della Madonna che si esprime l’arte dei maestri fornaciai imprunetini. All’Impruneta ci sono meravigliose fornaci dove si può acquistare direttamente dal produttore. “Famiglia Masini” organizza tour di visita oppure “Fornace Agresti” sono veri e propri musei aperti ad eventi mostre e manifestazioni  (come in Ottobre alla fiera di san luca)

curiosità :Il peposo, uno dei piatti tipici toscani più amati, nasce proprio qui nel 1400, come pasto degli artigiani e degli operai che lavoravano alle fornaci del cotto e delle ceramiche . Mettevano le carni di basso pregio affogate nel vino molto aglio e pepe (per coprire odore e gusto)  in  una pentola di coccio vicino alla bocca della fornace , cucinarle a lungo a bassa temperatura trasformava il tutto in un ottimo piatto, ricco di sapore e nutriente. Anche gli artigiani che lavoravano alla Cupola del Brunelleschi, in Piazza del Duomo a Firenze, utilizzavano questa cottura nelle fornaci allestite nel cantiere. Lo stesso Brunelleschi aveva autorizzato tale preparazione, creando una sorta di mensa aziendale per i lavoratori: un modo per offrire un pasto economico ed evitare che gli operai bighellonassero nelle osterie e tornassero ubriachi.

simple livingIrene Berni